Studiando la riqualificazione di altri centri storici europei confrontabili con quello di Bologna e l’identità di via Petroni stessa, si è arrivati a delineare una proposta di riqualificazione, ponendo al primo posto le necessità dei cittadini.
Si ipotizza lo sviluppo di una sorta di “appendice lineare” dell’esistente realtà di Piazza Aldrovandi, composta da attività di vicinato a principale valenza alimentare; inoltre, facendo riferimento alle peculiarità locali inserite in uno dei più antichi e caratteristici Quartieri di Bologna, appunto il San Vitale, si potrebbe individuare una sede per una Scuola di lingua Dialettale Bolognese, che diffonda comunque la cultura dello stesso.
Prendendo esempio dagli interventi attuati nei centri storici esaminati in precedenza, si ritiene opportuno sviluppare percorsi di artigianato locale ed enogastronomici; gli stessi potrebbero essere incentrati sulle tradizioni culinarie della città di Bologna e della sua provincia o sulle origini artigianali della strada, in precedenza individuate.
Si ipotizza l’individuazione di spazi ove collocare punti di riferimento che indichino percorsi destinati a turisti, ma che contemporaneamente svolgano anche la funzione di attività commerciali di vicinato per i residenti; Opportuno sarebbe organizzare eventi specifici di richiamo da parte del Quartiere, con anche espresse rievocazioni e riferimenti a quelli che erano i Vecchi Mestieri a Bologna, con maggior specificità per quelli che venivano svolti nella Via Petroni e nel suo intorno.